venerdì 4 marzo 2011

Mazel vs il Colloquio di lavoro

Uno studio dice che febbraio è il mese ideale per cambiar lavoro. Non lo sapevate?! Nemmeno io. Eppure lavoro in ufficio studi.
Però, se ci penso bene, tutti i miei lavori li ho sempre trovati di febbraio e quest'anno ho concentrato in questo mese (che - vorrei ricordare - ha solo 28 giorni) una quantità di colloqui che, solo per le assenze sul lavoro, finiranno per costarmi il licenziamento. Lasciatemi fare un attimo il conto... Ne ho fatti 6 e ad altri 5 ho detto di no a priori perchè mi mancava il tempo materiale per presentarmi. 
E ho incontrato gente di tutti i tipi, ah!, se ne ho incontrata...

Il primo colloquio l'ho fatto con l'impiegata di provincia. La dirigente all'ultimo non aveva potuto e aveva mandato lei al posto suo. La tal Katia, pur essendo una persona carinissima, non aveva idea di come si gestisse un colloquio di lavoro, così ha fatto quello che sapeva fare: mi ha fatto vedere quali erano le reali mansioni all'interno dell'ufficio. Abbiamo parlato di colleghe, fidanzati e mi ha lasciato il suo numero di telefono. 

Poi è stata la volta della commissione. Come al solito non sapevo chi guardare, con chi parlare. Quelli ai lati leggevano il giornale, quelli in mezzo annuivano. Così guardavo loro. Forse ho sbagliato.

Due giorni dopo il doppio colpo: le HR specialist di città. Entrambe lavoravano per due prestigiosissime case editrici. La prima era simpatica, affabile, realmente interessata alle cose che le raccontavo di me. Faceva domande intelligenti. Era sicuramente più precaria di me. 
La seconda era una stronza tremenda. Non ha ascoltato una parola di quello che le ho detto (ora che ci penso le ho anche lasciato il nome del blog...ma tanto mi ha appena scritto che hanno optato per un altro candidato), però lei  è stata l'unica a richiamarmi per il secondo colloquio. Lì m i hanno presentata alla marketing manager che, a ripensarci bene, potrebbe essere stata l'unica normale tra tutto questo zoo di esseri umani che ho incontrato.

Poi è stata la volta dei giovani imprenditori. Loro erano ingenui, alle prime armi. In confronto, le due HR specialists erano due coccodrilli. Erano appassionati del loro lavoro e non si erano messi d'accordo prima su cosa dirmi. Abbiamo preso un caffé al solito bar e forse li ho un po' spiazzati. O forse loro hanno spiazzato me, fatto sta che non ho ancora capito com'è andata a finire. Forse sto già lavorando per loro e non lo so...

E poi, il migliore. Il regista mancato. Questo l'ho incontrato stamattina in un bar. Non aveva idea di cosa aveva bisogno. A parte "gente agile" (ma in che senso, scusa?!). Non aveva idea di quando aveva bisogno. Non aveva idea di cosa avrebbe fatto fare a queste persone agili. Non aveva nemmeno idea della differenza tra uno stage e un contratto a progetto e credeva sinceramente che gli stagisti fossero pagati dall'Università. Mi ha anche consigliato di tenermi il mio lavoro. 
Mi sa però che vado a lavorare per lui.

1 commento:

  1. Mah anche io son stata chiamata a Febbraio...eppure pensavo di dover partire a Ottobre!!!

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