martedì 22 novembre 2011

Cowboys and kisses

La porta di casa si apre timidamente sullo spiazzo buio e due figuri imbacuccati ne escono in silenzio. La notte è serena e la luna è l'unica fonte di luce che rischiara la strada, deserta. E' lunedì mattina, ci sono -5° C, sono le 5.45 del mattino e quei due sono Mazel e l'Amore del Cuore, il quale sta accompagnando la sua bella a prendere il treno per andare a lavorare, a Torino.

Ecco alcune cose che dovete sapere.
L'AdC abita in Valle d'Aosta, in un'amabile paesello natalizio che una volta era raggiungibile in treno in circa 2 ore e 40 da Torino. Una volta! Perchè ora qualcuno deve aver pensato che meno di tre ore per percorrere ben 130 km erano troppo poche. Me li immagino i tizi delle FS che si dicono: "E no signori, mica possiamo fare concorrenza alla'alta velocità! Aggiungiamo un paio di cambi, magari alternati (una volta si cambia a Chivasso e una volta a Ivrea), così la gente si confonde e magari qualcuno rimane a piedi" e un altro:"Sììì!! E facciamo un'altra cosa cattivissima!! Facciamo che il primo treno del mattino in partenza dal paesello arrivi ad Aosta (il primo cambio) 5-10 minuti dopo che sia partito l'altro treno, così poi a quelli là gli tocca aspettare un'ora!!". E così fu fatto.
Però Mazel-masochista, certe volte, decide di partire lo stesso il lunedì mattina, ad esempio quando organizza una bella mangiata di bagna cauda la domenica sera, ed il suo povero AdC l'accompagna, rassegnato, alla stazione di Aosta.

Ed e proprio quello che stanno facendo ora, i due nostri poveri eroi; camminano infrdeddoliti nella notte, rimpiangendo il caldo del piumone che hanno lasciato meno di dieci minuti prima, sperando di arrivare in fretta alla macchina. L'AdC ha gli occhi gonfi di sonno e forse prova un odio omicida per Mazel, ma, cavallerescamente, tace e cammina.
Epperò una sorpresa li attende al parcheggio: l'inverno, alla fine, è arrivato e la macchina è completamente inglobata in una capsula di ghiaccio.
Io gratto, tu spruzzi. Non ce la faccio. Allora tu gratti e io spruzzo. Non cela faccio. Va bè sali.
Dopo un po' sale anche lui: "E' tardi, andiamo così". E inizia a guidare tenendo il collo tutto storto per guardare nell'unico squarcio in mezzo al ghiaccio. Certo, però, che anche l'autostrada è ghiacciata e così la velocità massima raggiunta sfiora gli 80 km/h. L'Amore del Cuore tace e piega il collo.
Finalmente Aosta. La stazione. Lo spiazzo pieno di automobilisti  che non sanno dove parcheggiare, perchè forse il sonno offusca anche le loro menti. Sono le 6.44. Chissenfrega del biglietto, lo fai sopra; corri corri! Mazel scende di corsa e si fionda sul primo binario, ma il treno chiude le porte e la lascia a piedi.

"Inseguiamolo!" dice l'Amore del Cuore e ci rifiondiamo in macchina. Forse non lo sapete, ma le città a quell'ora sono piene di gente. Semafori infiniti ci separano dal casello autostradale. L'AdC guida in silenzio, concentrato come se stesse guidando una Ferrari a Montecarlo, ma in realtà, di nuovo, non si possono  superare gli 80 km/h. Sarà un'impressione, ma i suoi occhi sono leggermente iniettati di sangue.
Eccolo eccolo! Esci a Nus! Ma quella ciofeca del treno, a dispetto di quanto si pensi, è veloce come una faina.
Non ce la facciamo ti porto a Chatillon. Spero basti la benzina.
Alla fine la benzina basta e per un soffio Mazel ci sale sopra. L'AdC le manda un bacio dal marciapiedi e sillaba qualcosa. Sembra proprio che abbia detto: la prossima volta parti di domenica.

Sono le 7.10 e il sole sorge.

Sul treno non c'è il riscaldamento e Mazel si addormenta come un sasso con la testa sul finestrino. A Chivasso si sveglia con il torcicollo, il mal di testa e gli occhi gonfi. Il treno per Torino è in ritardo e quando arriva è così pieno che non c'è neanche posto in piedi nei corridoi. Fa tutto il viaggio nell'anticamera del cesso con un barbone, il suo cane e altre 21 persone.
Alle 9.15 arriva a Porta Nuova, corre in ufficio e alle 9.30 è seduta al suo posto.
Peli del naso la saluta dicendole: Riesci a fare il report entro le 10?