martedì 20 settembre 2011

Vivere nei film si può!

Vabbè questa la devo raccontare. Per forza.

Io ho un'amica che vive in un film.

Mi è capitato in passato di assistere a conversazioni che citavano amiche-di-amiche che si trovavano in situazioni romanzesche e ho sempre pensato che il fattore telefono senza fili avesse un ruolo importante nella stesura del plot. Ma questa volta... questa volta la storia è di prima mano: è proprio lei, la mia amica d'infanzia, e la sua storia è meglio di qualsiasi commediola rosa holliwoodiana. Giuro che è tutto vero.
Dovete sapere che la mia amica S si trova in Inghilterra per il dottorato; vive in una simpatica cittadina di mare e frequenta amici provenienti da tutte le parti del mondo. A giugno, uno di questi l'ha invitata al suo matrimonio in Israele, tra l'altro offrendo a tutti quelli che provenivano dall'estero un soggiorno di 2/3 notti sul mar rosso. A Tel Aviv, S si ritrova seduta a un tavolo di persone che non conosce, tutte inglesi, e tra loro conosce John Brown (nome di fantasia per proteggere la privacy ed evitare googlate).
John è un bel ragazzo sulla trentina che fa il produttore alla BBC (lo so, già qui la trama non regge, non è possibile che un trentenne sia un produttore. E invece la storia è vera, a meno che tra qualche mese non si scopra che John ha mentito per tutto il tempo); è simpatico, passano un po' di tempo insieme e lui le propone di fare insieme un'escursione a Petra. Durante l'escurisione si trovano bene, si piacciono ma nessuno fa il primo passo; ci scappa però la promessa di rivedersi in Inghilterra, anche se lui se ne sta a Londra e lei nella simpatica cittadina.

Però S ha un problema: lei si era organizzata l'estate diversamente.

Tra i suoi amici, infatti, c'era anche una ragazza delle isole Fiji, la cui madre lavora per Save The Chilren. Questa ragazza aveva proposto a S di passare tre mesi estivi alle Fiji a casa sua, in cambio di qualche lavoretto per l'associazione e lei aveva detto "Sì cavolo che ci vengo" e si era fiondata a spendere 1000 euro di biglietto aereo direzione Suva.
E infatti, da Tel Aviv, S se en era tornata in Italia per stare un po' di tempo a casa prima di partire per 3 mesi per l'altra parte del mondo.

Però sto John un po' le piaceva e continuava a sentirlo su Fb. Così il giorno della grande partenza ha un idea: il volo fa scalo a Londra e ha qualche ora di tempo, perchè lui non esce prima dal lavoro e si incontrano per un caffè? E così fanno. Certo che è passato un po 'di tempo e loro si erano visti una volta sola; non sanno bene così dirsi, sono imbarazzati e come, nei migliori film, in lbreria fanno cadere uno scaffale (giuro giuro). Passano un piacevole pomeriggio fino a quando lei si rende conto che è tardissimo. Lui le dice: tranquilla ti porto io! e mettono in atto la scena meglio conosciuta come "corsa all'aeroporto su tangenziale londinese". Arrivano appena in tempo e sulla soglia del controllo di sicurezza, lui la bacia.
Lei parte e si maledice. Però, cavolo, sta andando alle Fiji, quindi si ripiglia subito. Passa tre mesi in questo paradiso terrestre insengando a contare ai bambini e piantando caffé nei campi, finchè lui, ch continuava a sentire su Fb connessioni fijiane permettendo, le dice una cosa. "Sai S, la settimana prossima compio trent'anni, vorrei festeggiarlo in maniera indimenticabile. Cosa ne dici se vengo li?" "Ah ah - gli dice lei- fai pure", poi riattacca e pensa "che coglione".

E invece un giorno lui sbarca a Suva e ci rimane due settimane, portandola su isole meravigliose dove venivano scambiati per sposini in viaggio di nozze. non sapendo che era la terza volta che si vedevano.

La storia non finisce, perchè al momento siamo allo step in cui S torna in Italia dalle Fiji (facendo il viaggio di ritorno con il buon John che si era pure sbattuto a cercare un posto sul suo stesso volo) e racconta tutto all'amica sua. Poi non si sa, ma giovedì S rientra in Inghilterra

Secondo voi cosa succederà?
Io voglio scriverci un libro, è una storia troppo assurda.Che finale ci vedreste bene?

3 commenti:

  1. Che vivranno felici e contenti in Inghilterra! Che romanticismo... le favole esistono, allora?! Mah...

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  2. E' una favola! Tanti auguri alla tua amica S.

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  3. no ti prego, continua a prendere appunti e davvero scrivici un libro!!! Io voto per: tornano in Inghilterra, scopropno di non poter fare più a meno l'uno dell'altra - del resto sono tornati dal "viaggio di nozze" :) - e quindi vanno a vivere insieme a Londra...

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