venerdì 7 gennaio 2011

Mazel vs la Posta

Undici del mattino all'ufficio postale del paesino di montagna di Marco. Intanto, a casa, i peperoni sono nel forno, DA SOLI, ma tanto ci sono solo tre persone in coda. Forse stavolta la passo liscia.


Un signore anziano all'unico sportello aperto.
- Senti Maria, a me non è arrivata la pensione.
- Ciao Antonio. Dammi la carta del tuo conto che controlliamo.
- eh... mica ce l'ho.
- Se hai il conto hai anche la carta. E' blu. Mica l'hai lasciata a casa? Telefoniamo a tua moglie così scende e ce la porta un attimo.
- Macchè. A me non è mai arrivata. 
- Se non hai la carta non posso guardare il conto.
- Ma io la carta non ce l'ho.
- Se hai conto hai la carta.
- A me non mi è mai arrivata.
- Senza la carta non posso vedere il conto.
- Ma a me non è arrivata nè la carta nè la pensione.
... 
Dieci minuti dopo.
...
Venti minuti dopo.
...
- A Marì, io la carta non ce l'ho. Forse potresti chiedere che fine ha fatto alla posta centrale.
- Antonio fai così, torna mercoledì che c'è la Lella. 


La seconda a seguire è la proprietaria del negozio di articoli sportivi, con in braccio la sua pupa di circa un anno. Ha passato i precedenti minuti a dire: "Brutta!""Gugugu!""Brutta!""Gugugu!"
-Ciao Maria - E le da una mazzetta tanta di bollette.
- Com'è cresciuuuuuuutaaaaaa!
- Sìììììì, ed è proprio una monellaaaaa!
E parte il racconto di tutte le orrende birichinate della bambina negli ultimi dodici mesi. Intanto, la pupa ha fatto cadere tutti i volantini esposti allo sportello e inizia a leccare un espositore. La madre, sconvolta da cotanto abominio, si distrae.
Finalmente la Maria ne approfitta per passare la prima bolletta allo scanner ma, forse perchè disturbata dal filo di bava di poppante che cola sul suo vetro, forse perchè sta pensando a cos'altro chiedere alla sua cliente, non si accorge di averne prese due insieme, pinzate all'angolo.


TRUC TRAC ZUM


Lo scanner è fuori uso. Doh.
La Maria, però, non si perde d'animo. Si piazza lì e come il più esperto degli ingegneri meccanico-informatici, ripara l'aggeggio in otto minuti netti e riesce a far passare tutte le bollette in altrettanto tempo. 
Intanto la pupa ha strappato un paio di ciocche di capelli dalla testa della madre, ha mangiato il volantino della posta raccomandata e, finalmente, si è addormentata


Passa avanti la terza e ultima signora che mi separa dal mio obiettivo. La signora non sembra conoscere la Maria. Grazie al cielo.
- Ma tu... Tu non sei mica la moglie del Pino?!
- Sì Maria! Pensavo che non ti ricordassi di me!
- E il Pino? Come sta?
- Ah guarda... giusto ieri ha fatto un incidente con la motoslitta di Alfonso. Sì è distrutto tutte e due le gambe e una costola.
- O poveretto! E la motoslitta?
- Distrutta. 
- Oh, che disgrazia..
- Sì e dobbiamo pure pagare la motoslitta all'Alfonso.
- Va bè, quello è il meno... In quanto tempo torna a posto il Pino?
- Il meno?! Lo ammazzerei con le mie mani! Ci vogliono quattromila euro!


Finalmente, con un rullo di tamburi, è il mio turno.
- Bungiorno. 
- 'Ngiorno. Dica.
- Devo pagare questa.
- Ah... una multa - E mi guarda storto.
- Eh sì, ma non è mia. 
Continua a guardarmi storto.
- Quaranta euro.
- Arrivederci.
-Mmmm.


Non so come, i peperoni si sono miracolosamente salvati.








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